CARDIOQTEN
Indicazioni:
E' un integratore alimentare composto da riso rosso fermentato (monacolina), berberina e coenzima Q 10 indicato in caso di ipercolesterolemia e/o ipertrigliceridemia in soggetti a basso rischio cardiovascolare.
Posologia:
1 compressa preferibilmente alla sera.
Ingredienti:
RISO ROSSO FERMENTATO (MONACOLINA)
Il riso rosso fermentato è ottenuto dalla fermentazione del comune riso da cucina (Oryza sativa), ad opera di un particolare lievito, chiamato Monascus purpureus o lievito rosso. Questo riso, che deve il suo nome alla caratteristica colorazione, rappresenta un componente tradizionale della fitoterapia cinese ma è molto conosciuto anche in occidente per le preziose virtù ipolipidemizzanti.
L'enorme interesse scientifico ed economico che circonda il riso rosso è legato alla presenza di Monascus purpureus; durante la sua attività fermentatrice, questo lievito si arricchisce infatti di un gruppo di sostanze, denominate monacoline, a cui è stata scientificamente attribuita una spiccata attività ipocolesterolemizzante.
Tra queste, spicca la monacolina K, che rispecchia la struttura chimica e l'azione farmacologica della lovastatina (un farmaco appartenente alla categoria delle statine).
Similmente a tali prodotti farmaceutici, la monacolina K del riso rosso è in grado di inibire la HMG-CoA reduttasi, che rappresenta un enzima chiave nella biosintesi del colesterolo. Dal momento che i suoi livelli plasmatici dipendono soprattutto da questa via biosintetica (e solo in misura minore dalla dieta): l'integrazione con riso rosso fermentato si è rivelata efficace per normalizzare i livelli di colesterolemia totale, colesterolo LDL e trigliceridemia.
BERBERINA
La berberina è un alcaloide vegetale particolarmente attivo nella riduzione della colesterolemia. Questa sostanza - dal sapore amaro e di colore giallo intenso - è presente nella corteccia, nelle radici e nei fusti, inclusi quelli sotterranei (rizoma), di piante appartenenti al genere Berberis, come il crespino (Berberis vulgaris L.).
Per le proprietà antimicrobiche ed antisecretive ascrittele, l'impiego tradizionale della berberina è rivolto al trattamento di infezioni di vario genere, come le diarree batteriche e le infezioni recidivanti da Candida albicans.
Da qualche anno, tuttavia, i riflettori sono puntanti soprattutto sulle proprietà ipocolesterolemizzanti ed ipoglicemiche della berberina.
In tal senso, questa sostanza è salita agli onori della cronaca nel 2004, con lo studio pubblicato su Nature Medicine da Kong, Wei J, Abidi et al. (Berberine is a novel cholesterol-lowering drug working through a unique mechanism distinct from statins).
Durante questa ricerca la berberina - assunta per os da 32 soggetti ipercolesterolemici per tre mesi - ha ridotto il colesterolo plasmatico del 29%, i trigliceridi del 35% ed il colesterolo LDL del 25%. Dati particolarmente incoraggianti, dunque, che in poco tempo hanno portato a dipingere la berberina come una possibile alternativa naturale alle statine.
Il meccanismo con cui questa sostanza riduce i livelli plasmatici di colesterolo differisce tuttavia da quello espletato dalle statine.
Mentre questi farmaci diminuiscono la sintesi del colesterolo endogeno, la berberina aumenta l'attività ed il numero dei recettori epatici per le LDL, facilitando l'allontanamento del colesterolo LDL dal sangue. In più, attiva una AMP-kinasi che inibisce l’Acetil-CoA Carbossilasi (ACC), un enzima chiave della sintesi del Malonil-CoA, per cui si ha aumento dell’ossidazione degli acidi grassi con conseguente riduzione della sintesi di trigliceridi. L'associazione di berberina alle statine, infine, può produrre un interessante effetto sinergico, anche per la sua capacità di inibire una proteina (PCSK9) responsabile della parziale degradazione dei recettori LDL a livello epatico (che le statine tendono invece a promuovere).
COENZIMA Q
Il coenzima Q, chiamato anche ubichinone (o vitamina Q) è una molecola organica e più precisamente un benzochinone con una catena laterale isopreniche molto lunga, ubiquitario nei sistemi biologici, simile come struttura alla Vitamina K ed alla Vitamina E.
Negli organismi partecipa alle reazioni redox ed a seconda dello stato di ossidazione può essere presente in tre forme una ossidata, un intermedio semi chinonico e una forma ridotta. Se il coenzima Q viene ridotto acquistando un elettrone forma un radicale chiamato ubisemichinone (QH.). Per ulteriore riduzione il composto diventa un ubichinolo (QH2).