Dioscorea opposita (Dioscorea opposita Thum.) rizoma
La Dioscorea è una pianta erbacea perenne lianiforme, originaria del Canada e del sud degli Stati Uniti. Ha un gambo sottile, intrecciato, lanoso, di colore bruno rossiccio, con foglie simmetriche e dalla caratteristica forma a cuore. I fiori sono piccoli e di colore bianco o giallo verdastro; i rizomi sono lunghi, nodosi, tubercolosi, anch’essi lanosi, tortuosi, di consistenza dura e di colore giallastro. La Dioscorea, molto nota con il suo nome comune di Wild Yam, è stata tradizionalmente impiegata in Messico sin dai tempi degli Aztechi come analgesico e antispasmodico, è da sempre stata considerata quindi, un ottimo rimedio rilassante. I suoi costituenti principali sono: saponine steroliche (dioscina, diosgenina), fitosteroli (?-sitosterolo), alcaloidi (dioscorina), tannini. Alla diosgenina e alla sua particolare struttura chimica steroidea è attribuibile il meccanismo d’azione della pianta e gli effetti fitormonali. E’ presente inoltre nella pianta stessa, un altro componente caratteristico, resinoide, amaro, dalle proprietà diaforetiche e antispastiche. Per la presenza della dioscina invece, la pianta è da sempre apprezzata per il suo effetto antinfiammatorio e antireumatico, in grado di ridurre dolore e rigidità muscolare nell’area interessata. Si riporta inoltre il suo utilizzo nel trattamento di alcuni stati infiammatori a livello del tratto gastrointestinale, dove ha mostrato di complementare l’effetto di antinfiammatori di sintesi. E’ anche una pianta estremamente utile nelle artriti e nei reumatismi. Riduce l’infiammazione e il dolore e rilassa i muscoli contratti. Stimola inoltre la rimozione delle tossine accumulate. Allevia i crampi, la tensione muscolare e le coliche.
Remannia (Rehmannia glutinosa (Gaertn.) DC.) radice
La Remannia è una pianta perenne originaria della Cina; le parti della pianta utilizzate a scopo terapeutico sono le radici e i rizomi che risultano essere spessi e carnosi. I principi attivi della pianta sono numerosi, abbiamo infatti: 25 iridoidi, naftopirone, glicosidi fenetil alcolici, leonuride, aucubina, monomelittoside, remanniosidi A, B, C, D, acetoside, isoacetoside A e F, ionosidi, polisaccaridi (galattosio, glucosio, xilosio, mannosio, arabinosio), 15 aminoacidi liberi, esteri degli acidi grassi, metil-linoleato, metil-palmitato, ?-sitosterolo, acidi palmico, succinico e glutannico. Contiene inoltre, composti ciclici, zuccheri e minerali in tracce. La Remannia si comporta da ottimo tonico generale ma soprattutto del sangue, normalizza il quantitativo di globuli rossi e i valori di emoglobina in caso di anemia postemorragica, aumenta consistentemente l’ematopoiesi, tende a normalizzare i valori sierici di aldosterone T3 e T4. Tale pianta inoltre, funge da immunomodulatore, da antitumorale, da antinfiammatorio e svolge funzione protettiva per il fegato. Alcuni studi inoltre, hanno messo in evidenza la funzione della Remannia per ciò che concerne l’aumento della fertilità e inoltre, tale pianta rappresenta un ottimo rimedio per sostenere le funzioni fisiologiche femminili nel periodo menopausale.
Salice bianco (Salix alba L.) corteccia
La pianta è nota per le sue proprietà antipiretiche, antireumatiche e antispasmodiche. E’ a partire dalla corteccia di Salice che venne scoperto l’acido salicilico per ossidazione della salicina. La salicina, all’interno dell’organismo umano, agisce da prefarmaco: dopo somministrazione per os e idrolizzata, a livello intestinale, in glucosio e saligenina che, una volta nel circolo ematico, viene metabolizzata in acido salicilico. Le proprietà antinfiammatorie della pianta quindi, sono giustificate dalla presenza di tale acido. I principi attivi contenuti nella pianta sono glicosidi fenolici tra i quali predominano i silicati, flavonoidi, tannini. La medicina greca ne raccomandava l’uso nella gotta e negli stati infiammatori delle articolazioni. Il Salice è impiegato anche come sonnifero, cicatrizzante e astringente. Anche i fiori mostrano proprietà calmanti e antispastiche.
Artiglio del Diavolo (Harpagophytum procumbens DC.) radice
Pianta erbacea perenne africana, tipica delle regioni che costeggiano il deserto del Kalahari. La pianta ha un considerevole effetto inibitore sugli stati infiammatori articolari, infatti le radici secondarie, che contengono sostanze dotate di notevole potere antinfiammatorio, analgesico e antispasmodico, possono essere utilizzate nelle affezioni reumatiche croniche, nell’artrosi e in tutte le affezioni dolorose dell’apparato osteo-articolare. Il principio attivo presente nelle radici dell’Artiglio del Diavolo è l’arpagoside, una sostanza alla quale viene attribuita la capacità di coadiuvare la fisiologica funzionalità delle articolazioni. La più importante classe di composti chimici contenuti nelle radici secondarie tuberizzate dell’Harpagophytum procumbens infatti, è quella degli iridoidi (arpagoside, arpagide, procumbide), che vengono considerati i costituenti farmacologicamente attivi. Inoltre, sono presenti un chinone (arpagochinone), alcuni acidi aromatici (acido cinnamico, acido clorogenico), flavonoidi (kempfenolo, kempferide, fisetine, luteoline), acidi triterpenici pentaciclici (acido oleanolico, acido ursolico), steroli, glicosidi di steroidi, acidi grassi, idrocarburi, olosidi, fenoli glicosilati (acteoside, isoacteoside), piccole quantità di una resina e di un olio essenziale. Sono presenti anche importanti quantità di carboidrati (stachiosio e vari tetralosidi). L’Artiglio del Diavolo risulta inoltre, particolarmente indicato in situazioni di fibromiositi, tendiniti e periartriti.
Ribes nero (Ribes nigrum L.) foglie
Coltivato per i suoi frutti, cresce spontaneamente nelle aree montane dell’Europa, in Asia centrale e settentrionale. I principi attivi sono costituiti da flavonoidi, antociani, vitamina C, e altri costituenti. La pianta svolge particolare importanza dal punto di vista medico per le sue ottime proprietà diuretiche e antinfiammatorie, per questo motivo viene impiegata nel trattamento di forme reumatiche croniche, gotta e depositi urinari. Ha un’azione cortisone simile. E’ stato dimostrato, infatti, che l’utilizzo delle foglie del Ribes nero determina una spiccata diminuzione dei macrofagi, cellule responsabili degli stati infiammatori nelle manifestazioni articolari dolorose.
Angelica cinese (Angelica sinensis Diels.) radice
Erba appartenente alla famiglia delle Apiaceae, molto diffusa anche in Europa. La sinensis, detta anche Danggui, è molto conosciuta e usata nella medicina tradizionale cinese. Il fitocomplesso della pianta è costituito da cumarine, fitosteroli (?-sitostesrolo), polisaccaridi, ferulati e flavonoidi. E’ stato dimostrato inoltre, che un suo principio attivo, denominato angelicina, possiede attività rilassante su diversi tipi di muscolatura liscia ed ha mostrato azione pari a quella della papaverina. Ha effetti analgesici, antinfiammatori, antispasmodici e sedativi. Ha altresì attività antiossidante.
Mandarino (Citrus nobilis Lour.) pericarpo
Il Mandarino è un frutto dotato di notevoli proprietà terapeutiche. La sua buccia infatti è straordinariamente ricca di limonane, un potente antiossidante in grado di ritardare l’invecchiamento della pelle e di un olio essenziale in grado di calmare l’ansia e combattere insonnia e ritenzione idrica. E’ molto ricco di vitamina C, essenziale per mantenere reattivo e vigile il cervello, il Mandarino è inoltre ricco di fibre, carotene e anche di molte vitamine del gruppo B e vitamina A; contiene anche una cospicua percentuale di ferro, magnesio e acido folico. Alla luce della notevole quantità di fibre in esso presenti, il Mandarino risulta particolarmente indicato per il benessere intestinale. La polpa del Mandarino (ricca di vitamina C), è utile per prevenire le malattie invernali e protegge le mucose e i capillari, la vitamina P, invece, combatte la ritenzione idrica e favorisce la diuresi. Il Mandarino è ricco di calcio, potassio e fibre, indispensabili per le ossa e per la regolazione della pressione arteriosa. Gli scienziati del National Institute of Fruit Tree Science e anche altri studi paralleli sostengono che il Mandarino avrebbe proprietà antitumorali (sembra che bere un bicchiere di succo di mandarino al giorno riduce il rischio di sviluppare il tumore del fegato) e proprietà benefiche sul cuore.
Peonia (Paeonia officinalis L.) fiori
Grazie alle sue proprietà terapeutiche, fin dall’antichità la Peonia è stata impiegata come antidolorifico, ma soprattutto come principale rimedio per la cura dell’epilessia: se ne mordeva infatti la radice per bloccare una crisi. I principi attivi della pianta sono: la peonina, molecola alcaloidea che agisce a livello della muscolatura liscia; il penolo, blando antiaggregante piastrinico e modulatore dell’umore; il penoside e il penolide, coadiuvanti nell’inibizione dell’aggregazione piastrinica e nella prevenzione di fenomeni trombotici. La Peonia trova un ampio utilizzo in Fitoterapia per le sue proprietà antispasmodiche, sedative del sistema nervoso, calmanti nelle forme di ansia e insonnia, nelle forme nevralgiche, nell’emicrania e nella tosse spasmodica dei bambini. Anche in cosmetica la Peonia rivela la sua preziosità, dalla pianta, infatti, si ricavano fitoestratti di grande efficacia antiossidante, idratante e lenitiva.